Cane in condominio: la videosorveglianza

Abbiamo già chiarito che non si può vietare la presenza del cane in un condominio, neanche da regolamento.

Per legge, infatti, possedere un animale domestico è un diritto, corredato però da tutti i doveri del caso.

Infatti, non è possibile detenere animali senza rispettare una serie di regole di base legate agli spazi comuni e al buon vicinato.

Ma come fare in caso di non osservanza di certe regole? Se per esempio in condominio abbiamo un cane che lascia le sue deiezioni sulle scale, o nell’androne, o sporca cortili e parcheggi in comune.

In questo caso è possibile monitorare e intervenire contro simili comportamenti?

Tecnicamente, la videosorveglianza è una questione problematica: molti non vedono di buon occhio la presenza di videocamere.

Cane in condominio: la videosorveglianza

Ma per questioni di sicurezza legate agli spazi comuni esiste la possibilità di ricorrere a una soluzione di questo tipo.

 

Cosa c’è da sapere

Innanzitutto, però, va limitato l’utilizzo di videocamere esclusivamente alle aree da tutelare. La finalità delle registrazioni deve quindi riguardare la protezione di spazi, auto, scale e parti del condominio senza invadere la privacy dei condomini.

I condomini saranno inoltre avvisati del provvedimento tramite un cartello che informa della presenza di videocamere. Infine, sarà comunicato il nome del titolare del trattamento e la finalità delle riprese.

 

Possedere un cane, dunque, sì. Ma nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, e più in generale secondo il buon senso e il vivere civile. Tutelare le aree comuni è possibile al fine di sanzionare chi non rispetta luoghi e regolamenti.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore